Oggi vi vogliamo raccontare, grazie a questo articolo scritto “a 4 mani”, uno dei nostri ultimi lavori come consulenti informatici aziendali, ovvero il trasferimento sala server completo di uno dei nostri clienti.


Era la prima volta in cui assistevo Alessandro Raimondo in uno dei suoi lavori come consulente informatico presso l’azienda di un cliente che necessitava di un trasferimento della sala server dai vecchi uffici ai nuovi.

La fortuna in tutto questo? Il palazzo era lo stesso, gli uffici erano separati da due soli piani e questo ci avrebbe permesso di risparmiare tempo e soprattutto possibili chilometri di auto!

Quando Alessandro mi spiegò il tipo di lavoro che avremmo svolto, il mio primo pensiero fu rivolto a un lavoro davvero impegnativo, qualcosa che richiedeva ben più di 2 consulenti informatici; per farvi avere un’idea, ciò che avevo nella mente era questo:

Trasferimento sala server immaginata da me

Giorno del trasferimento sala server

Arrivato il giorno del lavoro, io e Alessandro ci recammo presso l’azienda cliente, situata a Bologna, per effettuare il lavoro di trasferimento sala server.

Giunti sul posto, entrati nella sala server in cui erano situati i server in quel momento, vidi di fronte a me una sorpresa che non mi sarei mai aspettato: i server fisici da trasferire erano solo 7 (per intenderci, circa una colonna dell’immagine sopra riportata).

In quel esatto momento commisi un notevole errore di valutazione e pensai: “Tutto qui? Allora è una passeggiata!”.

Capii ben presto che il mio pensiero non poteva essere più ingenuo, il lavoro avrebbe richiesto due giornate lavorative intere (sabato e domenica, per evitare di “fermare” le attività aziendali dei nostri clienti).

L’inizio del lavoro

Fase 1: spegnere i server

La prima cosa da fare era, ovviamente, spegnere tutti i server uno ad uno. Ogni server richiedeva una modalità di spegnimento diversa a seconda della propria interfaccia. Il solo spegnimento richiese circa 30 minuti.

Fase 2: segnarsi i collegamenti

La fase successiva consisteva nell’appuntarsi determinati collegamenti, quelli principali che ci avrebbero permesso di effettuare nuovamente tutti i collegamenti all’interno della nuova sala server.

Fase 3: scollegare i server

Dopo aver spento i server ed esserci segnati i collegamenti, non ci rimaneva che scollegarli per poi ripulirli delle polveri sottili depositatesi al loro interno, prima di installarli nella nuova sala server.

Fase 4: trasportare i server nella nuova sala server

Questa potrebbe essere la fase che si ritiene più semplice, basta un po’ di forza nelle braccia e nelle gambe ed ecco che il gioco è fatto. Bene, ho scoperto che i server sono pensati! Non lo dico per dire, sono veramente pesanti!

Comunque con un po’ di forza di volontà e dopo aver trovato il giusto ritmo, siamo riusciti a portare i server presso la nuova sala.

Fase 5: progettare una disposizione dei server

La disposizione precedente dei server, sebbene non disordinata, non era la più efficiente e richiedeva per certi collegamenti dei cavi piuttosto lunghi.

Dopo averci ragionato insieme ad Alessandro, abbiamo trovato una nuova disposizione che, oltre ad essere particolarmente ordinata, avrebbe richiesto dei cavi corti, rendendo così ordinati anche i cablaggi successivi.

Fase 6: posizionare i server in base alla disposizione definita

Questa posso dire che è stata davvero la parte più semplice dell’intero lavoro. Avevamo già definito come sistemare i server, dovevamo solo limitarci a posizionarli negli appositi vani e il gioco era fatto.

Fase 7: portare il collegamento di rete e la linea telefonica

Trovarsi nello stesso palazzo è stata una fortuna anche in questo contesto. I tecnici telefonici non avevano ancora portato la linea al nuovo ufficio (mai una volta che fanno le cose nei giusti tempi).

Come soluzione temporanea, abbiamo tirato un cavo di rete dal vecchio ufficio al nuovo, lasciando al piano inferiore solo il router. Dopo averne verificato l’effettivo funzionamento, tutto poteva essere ricollegato.

Fase 8: ricollegare i server

Una fase molto delicata del lavoro, basta un solo cavo fuori posto per dover rifare tutto il lavoro di cablaggio! Noi, però, essendoci segnati i collegamenti non abbiamo riscontrato problemi di alcun genere.

Fase 9: accendere i server e verificarne il funzionamento

Come ultima fase, dovevamo riaccendere tutti i server per verificarne l’effettivo funzionamento e il funzionamento della rete aziendale. Grazie all’attenzione fatta durante lo svolgersi dei lavori, non abbiamo commesso errori e i server funzionavano tutti perfettamente.

A lavoro terminato, ecco la nuova disposizione dei server:

Nuova disposizione server
Nuovi collegamenti server
Spazio occupato dai server

Conclusione

Questa esperienza lavorativa mi ha permesso di comprendere che, alla base del corretto funzionamento degli strumenti che utilizziamo ogni giorno (smartphone, internet, ecc…), viene svolto un lavoro davvero complesso, però necessario.

Molte persone, probabilmente, non vedranno mai fisicamente il procedimento necessario per (in questo caso) permettere il corretto funzionamento della rete aziendale interna, tuttavia spero di essere riuscito a trasmettere come ho vissuto quest’attività, dall’inizio alla fine.

Se anche tu, come me, hai avuto esperienze simili, scrivilo nei commenti, faccelo sapere!

SERVIZIO DI CONSULENZA SISTEMISTICA

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